Approvata dalla Regione Trentino-Alto Adige la riforma previdenziale. Prevede un contributo per accudire i propri figli fino al terzo anno di vita o entro tre anni dalla data di adozione. Potranno beneficiare dell’aiuto da parte della regione anche i lavoratori e le lavoratrici con un contratto a tempo parziale e i liberi professionisti dopo il congedo di maternità. In lista si potranno mettere anche i lavoratori autonomi e i privati per i periodi di aspettativa non retribuita che non avranno più l’obbligo di usufruire del congedo parentale per poter ottenere l’aiuto previdenziale. Facendo un esempio pratico, si vuole estendere i contributi, a sostegno della previdenza complementare, anche ai collaboratori domestici che, oltre ad avere una scarsa tutela in caso di malattia, svolgono poche ore a settimana e versano contributi molto bassi senza avere la possibilità di fare dei versamenti volontari. Sul tavolo vengono messi 2,3 milioni di euro annui. Per aiutare il più persone possibile, la Regione vuole informare i cittadini anche attraverso i patronati.
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