Smantellata dai carabinieri di Trento una rete di spaccio di droga. Dopo oltre un anno e mezzo di indagini, pedinamenti e intercettazioni, i militari sono riusciti a ricostruire i canali di approvvigionamento e di smistamento della droga. La sostanza stupefacente, soprattutto marijuana partiva dall'Albania e arrivava a Roma e da qui veniva spedita nelle città del Nord-Est sui treni ad alta velocità, nascosta in involucri di cellophane impregnati di mentolo per eludere i controlli. In Trentino arrivavano ogni mese 20 kg di droga, che poi veniva spacciata a Trento soprattutto nella zona della stazione e della Portela. Il bilancio dell’operazione Acqua verde, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Trento, ha portato a 16 misure cautelari, di cui 5 in Trentino, e 45 perquisizioni domiciliari, tra cui tre hanno toccato Bolzano, Merano e Bressanone. Coinvolte anche le province di Roma, Mantova, Verona, Vicenza e Treviso. Il reato ipotizzato è di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno portato anche al sequestro di 16 chilogrammi di marijuana e all'acquisizione di elementi a carico di altri 31 indagati, riconducendo al gruppo i sequestri di altri 604 Kg di marijuana e 17 di hashish.
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